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Carlo Brighi detto "Zaclén"
Di Admin (del 01/03/2011 @ 15:43:09, in I PERSONAGGI E LE ORCHESTRE, linkato 2217 volte)
Carlo Brighi, considerato il capostipite del liscio come lo conosciamo oggi, nacque da famiglia contadina il 14 ottobre 1853 a Fiumicino, una frazione del comune di Savignano sul Rubicone.

Il padre - anch’egli, pare, suonatore di violino - gli fece impartire i primi rudimenti musicali da qualche maestro locale. Carlo Brighi era chiamato col nomignolo di Zaclèn.

L’origine del soprannome sembra esser derivato dalla sua grande passione per la caccia alle anatre, zàqual in dialetto romagnolo, da cui Zaclèn, anatroccolo. Dopo una breve esperienza teatrale si dedicò completamente alla musica e agli intrattenimenti pubblici con la sua piccola orchestra. Adibì parte della sua casa di Bellaria a sala da ballo dove, specie nei pomeriggi domenicali, affluiva gente da ogni parte. Il locale veniva chiamato “Capannone Brighi”.

Per circa cinquantanni Zaclèn viaggiò con la sua orchestra per tutta la Romagna suonando la musica da ballo, nel suo salone di legno che innalzava a sera sulle aie, sui campi, nei paesi. Solo alle prime luci dell’alba faceva smontare il capannone entro il quale la gente aveva ballato tutta la notte senza stancarsi. I ballerini pagavano un soldo ogni due balli. Fu certamente in tali occasioni che nacque l’imperioso invito di “Taca Zaclèn!”, il segnale di attacco del ballo da parte dell'orchestra.

Carlo Brighi morì il 2 novembre 1915 a Forlì dove è sepolto. Aveva scritto circa 1200 composizioni musicali. Oggi la sezione “Piancastelli” della Biblioteca Comunale di Forlì conserva il gruppo più consistente di composizioni di Carlo Brighi. Il fondo, donato dalla figlia Angelina, è strutturato in 21 raccolte di parti musicali contenenti 831 composizioni suddivise in 465 valzer, 194 polke, 141 mazurke, 19 manfrine, 10 galop, 1 saltarello, 1 quadriglia.

Le informazioni sono tratte dal libro Franco Dell'Amore, Taca Zaclèn! Le origini del ballo popolare in Romagna (1870-1915) nel repertorio di Carlo Brighi detto Zaclèn, Sala Bolognese, Arnaldo Forni Editore, 1990.