Il M° Carlo Antonio Baiardi (S. Angelo di Gatteo 8-4-1915, Savignano sul Rubicone 10-5-1997), è un compositore e virtuoso del sassofono. Studia al liceo musicale “Corelli” di Cesena il clarinetto e, come autodidatta, il sax e la fisarmonica. Il sax diventerà lo strumento con cui una sintonia perfetta. La prima orchestra con cui inizia a suonare, all’età 14 anni, è quella dei maestri Mario Bertaccini e Luigi Pavolucci, entrambi di Savignano e virtuosi del violino. Negli anni prima della seconda guerra mondiale, insieme al M° Secondo Casadei di cui era amico e vicino di casa, veniva spesso richiesto da giovani innamorati per eseguire le serenate sotto le finestra delle ragazze. Insieme andavano inoltre, in bicicletta, a fare serata alle “Felloniche”. Allo scoppio della guerra, Carlo Baiardi viene inviato come militare in Grecia, dove costituisce, con altri commilitoni, un gruppo musicale che si esibiva per le forze armate italiane. L’8 settembre viene deportato in Germania e rinchiuso nel campo di concentramento di Dachau, dal quale verrà liberato dalla 5° Armata delle forze alleate. La banda musicale della 5° Armata, diretta da grande Glenn Miller, era formata da musicisti di grande prestigio internazionale. Tutte le sere questa formazione si esibiva dalle 21 alle 24 all’interno di un teatro tenda per allietare le forze armate. Su richiesta degli ufficiali, che volevano continuare a ballare anche dopo la mezzanotte, fu formata un’orchestra i cui componenti erano prigionieri da loro liberati. Durante il provino organizzato per scegliere i più preparati, quando Carlo Baiardi si cimentò al sax, il primo sassofonista di Glenn Miller, commosso fino alle lacrime, volle donargli il suo strumento personale (un sax prestigioso costruito a mano da un artigiano americano). Al termine della guerra entra a far parte dell’orchestra del M° Secondo Casadei, dove resterà per molti anni, trasferendo anche la propria residenza da S. Angelo di Gatteo a Savignano. Nel 1962 fonda la sua orchestra. Nel 1979 viene nominato Cavaliere della Repubblica per meriti artistici, dall’allora Presidente, Sandro Pertini. Nel 1980 lascia l’orchestra al figlio, M° Egisto Baiardi. Continuerà comunque a partecipare come solista al sassofono alle principali serate dell’orchestra Baiardi e a tutte le registrazioni discografiche, continuando a comporre fino alle morte.
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